Per empatia si intende la capacità di comprendere pensieri, sentimenti ed emozioni di un’altra persona. È mettersi nei suoi panni e vedere dal suo punto di vista.
È essenziale per costruire buoni rapporti, sia sul lavoro che nella vita personale. L’empatia facilita i comportamenti pro-sociali o di aiuto, in modo che le persone si comportino in modo più compassionevole.
È noto che i sociopatici sono privi di empatia. Viceversa, chi è empatico viene percepito come premuroso. Sebbene ognuno possa esprimere l’empatia in modo diverso, in base alle differenze genetiche, le ricerche mostrano che è possibile aumentare la capacità empatiche.
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Indice
Empatia e neuroni specchio
I neuroni specchio saranno per la psicologia quello che il DNA è stato per la biologia.
V. S. Ramachandran
Negli ultimi anni, i neuroscienziati hanno aumentato l’interesse per i neuroni specchio, particolare tipo di cellule celebrali scoperte dal team di ricercatori dell’università di Parma, con a capo il prof. Giacomo Rizzolatti.
I neuroni specchio si attivano quando la persona compie un’azione o vede qualcuno compierla. Si ritiene che si attivino anche in risposta ad emozioni, espressioni facciali e altre forme di linguaggio non verbale. I neuroni specchio possono quindi aiutare le persone a condividere esperienze emotive e diventare più empatici verso gli altri. Le caratteristiche dei neuroni specchio sono tuttora oggetto di studio.
Si può avere troppa empatia?
Rispetto alla compassione, che significa provare tristezza o pietà per qualcuno con qualche tipo di disagio, l’empatia promuove l’altruismo e la solidarietà a favore di un’altra persona o di un gruppo.
Tuttavia, alcune persone credono che avere troppa empatia possa essere dannoso per il proprio benessere e persino per il mondo in generale. Troppa empatia interferisce con il processo decisionale razionale, facendoci guidare dal cuore piuttosto che dalla testa.
In realtà, vari studi mostrano come la scarsa empatia possa essere correlata ad alcune psicopatologie. In particolare, ai disturbi di personalità del cluster B:
- Disturbo Narcisistico di Personalità
- Disturbo Istrionico di Personalità
- Disturbo Borderline di Personalità
- Disturbo Antisociale di Personalità
Questi sono disturbi caratterizzati da problematiche relazionali ed emotive. La persona con questi disturbi spesso tende a prevaricare l’altro o a sfruttalo a scopo personale.
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Dieci modi per migliorare l’empatia
La ricerca mostra che l’empatia è in parte innata e in parte appresa. Tutti possono migliorare, comunque. Ecco otto modi per rafforzare la tua empatia:
1. Coltiva la tua curiosità
Che cosa puoi impari da un collega giovane e inesperto? Cosa puoi imparare da qualcuno che consideri mediocre? Le persone curiose fanno molte domande e sviluppano una comprensione maggiore.
2. Esci dal tuo ambiente abituale
Viaggia, soprattutto verso posti e culture nuove. Ti farà apprezzare di più gli altri.
3. Sfida te stesso
Immagina esperienze che ti spingano fuori dalla tua zona di comfort. Impara nuove abilità, ad esempio, uno strumento musicale, un hobby o una lingua straniera. Sviluppa una nuova professione. Fare cose come questa ti renderà umile, e l’umiltà è un fattore chiave per l’empatia.
4. Mettiti nei panni degli altri
Parlate con gli altri. Cerca di capire cosa significhi essere nei loro panni. Chiedi loro problemi e preoccupazioni e come hanno percepito queste esperienze.
►Leggi anche come sviluppare l’empatia nei bambini
5. Ascolta
Tutti possono avere momenti in cui sono interessati a far valere il loro punto di vista che non pensano ad ascoltare e imparare dagli altri. Dà agli altri il tempo e lo spazio per parlare e mostrare il loro punto di vista. Scoprirai che si sviluppa un legame più forte e potrai anche sperimentare un punto di vista diverso dal tuo. Ascolta ciò che l’altra persona sta cercando di comunicare, ascolta con
- Le orecchie – cosa dice e quale tono usa?
- Gli occhi – cosa fa la persona con il corpo mentre parla?
- L’istinto: senti che la persona non comunica qualcosa di importante?
- Il cuore – cosa ne pensi dell’altra persona?
6. Fai domande migliori
Fai tre o quattro domande ponderate, persino provocatorie, ad ogni discussione che hai con amici, clienti o colleghi.
7. Esamina i tuoi pregiudizi
Abbiamo tutti dei pregiudizi nascosti (e talvolta palesi) che bloccano la nostra capacità di ascoltare ed empatizzare. Questi si basano spesso su fattori come età, etnia e genere. Non credi di avere pregiudizi? Pensaci ancora, li abbiamo tutti.
8. Esamina il tuo carattere
Sei più interessato a seguire la tua strada, vincere o avere ragione? Oppure, la tua priorità è trovare una soluzione, costruire relazioni e accettare gli altri? Senza una mente aperta, non darai abbastanza spazio all’empatia.
9. Chiedi feedback
Chiedi un feedback sulle tue capacità relazionali (ad es. sscolto) da familiari, amici e colleghi. Quindi controlla di tanto in tanto con loro per vedere i cambiamenti.
10. Gira i tavoli
È un modo di dire inglese (turn the tables) che significa ribaltare la situazione. Mettiti nei panni di qualcun altro prima di criticarlo. Per prima cosa, cerca di capire le sue azioni. Il miglior esempio è l’intervista. Quando intervisti qualcuno, pensa all’intervistato. Mettiti nei suoi panni e cerca di ricordare l’ultima volta che sei andato ad un colloquio. Ti ricordi di quanto eri eccitato e nervoso? Quindi, è normale che la persona che stai intervistando provi lo stesso. Quindi, per calmarlo, inizia con domande semplici e attese come “Parlami di te” e poi passare a quelle più difficili e tecniche.